Interessi da rimborsi IVA secondo il principio di effettività
Non può ritenersi coerente con il diritto Ue limitare il periodo di debenza degli interessi ad un solo anno d’imposta
È contraria al diritto dell’Unione europea la normativa nazionale di uno stato membro che, pur riconoscendo il diritto del contribuente a percepire gli interessi correlati al rimborso dell’IVA versata in eccesso, li computi ad un tasso pari a quello applicato ai finanziamenti interbancari dalla Banca centrale del Paese membro, allorché tale tasso sia inferiore a quello che il contribuente dovrebbe sostenere per ottenere in prestito una somma di ammontare pari all’IVA versata in eccesso. E, comunque, gli interessi non possono essere riconosciuti per un periodo di tempo particolarmente limitato, ma devono essere corrisposti fino alla data di liquidazione del rimborso.
Viceversa, è coerente con il diritto dell’Unione una normativa nazionale che riconosca un termine quinquennale ...
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