Contrasti interpretativi sul regime CFC quando sono coinvolti soggetti terzi
Dubbi sulla corretta individuazione dei passive income e sul superamento del test in caso di beni e servizi a basso valore aggiunto
Uno dei dubbi interpretativi più significativi riguardanti l’applicazione del nuovo regime di tassazione delle imprese estere controllate (CFC rules), più volte affrontato anche su Eutekne.info, riguarda la corretta individuazione dei passive income e, in particolare, il superamento del test in caso di beni e servizi a basso valore aggiunto.
Nell’elenco dei proventi che possono configurare passive income sono inclusi quelli derivanti da operazioni di compravendita di beni e prestazioni di servizi infragruppo con valore economico aggiunto scarso o nullo (art. 167, comma 4, lett. b), nn. 6) e 7) del TUIR).
Il tema tuttora oggetto di contrasti interpretativi riguarda i casi in cui la compravendita di beni e servizi coinvolge società del gruppo ma anche soggetti terzi. Si pensi, ad esempio,
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