Il dolo distingue le irregolari scritture contabili dalla bancarotta fraudolenta
La motivazione della sussistenza degli indici di fraudolenza deve essere più rigorosa se non è contestata la bancarotta fraudolenta patrimoniale
Per la contestazione del reato di bancarotta documentale è necessario un accertamento rigoroso dell’elemento soggettivo del reato, distinguendo chiaramente le ipotesi fraudolente da quelle in cui ci si trova di fronte ad una mera trascuratezza nella tenuta delle scritture contabili. Tale ultima situazione, infatti, può al più integrare il meno grave delitto di bancarotta semplice previsto dall’art. 217 del RD 267/1942.
Sulla scorta di tali argomentazioni, con la sentenza n. 15811 depositata ieri la Cassazione ha annullato (con rinvio) la condanna alla reclusione di due anni e sei mesi ordinata nei confronti del liquidatore di una srl, accusato di aver sottratto la documentazione contabile della società, impedendo la ricostruzione del patrimonio e del movimento degli affari.
Va ricordato ...
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