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FISCO

Invito al pagamento del contributo unificato impugnabile

La Cassazione richiama l’esigenza di interpretare estensivamente l’elenco degli atti impugnabili

/ Alfio CISSELLO

Giovedì, 5 novembre 2020

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L’invito al pagamento emesso dalla segreteria della Commissione tributaria inerente al contributo unificato è atto impugnabile in via facoltativa.
Così ha deciso la Corte di Cassazione con la sentenza n. 23532 depositata il 27 ottobre 2020.
In sostanza, i giudici ribadiscono il consolidato orientamento secondo cui, ferma l’esigenza di interpretare estensivamente l’elenco degli atti impugnabili di cui all’art. 19 del DLgs. 546/92 (ove non compare l’invito al pagamento in oggetto), un atto è da ritenersi impugnabile laddove contiene una pretesa tributaria definita.

L’art. 248 del DPR 115/2002 sancisce che, in caso di mancato pagamento del contributo unificato, entro 30 giorni dal deposito dell’atto cui si collega il contributo stesso, l’ufficio notifica

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