Inversione contabile per le cessioni di polveri d’oro
Deve essere garantito il livello di purezza e l’oggetto della transazione deve essere il valore dell’oro contenuto nel «semilavorato»
Le cessioni di polveri d’oro e di paste contenenti polvere d’oro impiegate quali materiali nei processi di saldatura dei gioielli, se di purezza pari o superiore a 325 millesimi, scontano l’IVA mediante il meccanismo del reverse charge ex art. 17 comma 5 del DPR 633/72. A chiarirlo è l’Agenzia delle Entrate con la risposta alla consulenza giuridica n. 13 pubblicata ieri, 18 novembre 2020.
Nello specifico, per effetto di quanto disposto dal citato art. 17 comma 5 del DPR 633/72 per le cessioni di materiale d’oro e per quelle di prodotti semilavorati di purezza pari o superiore a 325 millesimi al pagamento dell’imposta è tenuto il cessionario (se soggetto passivo).
Nel citato documento di prassi, l’Amministrazione finanziaria, in considerazione delle nozioni ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41