Le difficoltà degli intermediari sono una scusa per il rinvio delle procedure
Gentile Redazione,
il rinvio di adempimenti dovuti dall’Agenzia delle Entrate viene giustificato dalla difficoltà dei commercialisti!
Oramai siamo abituati allo studio dei decreti legge, non solo fiscali, scritti in modo criptico, con la semplice indicazione che il termine previsto al… viene prorogato al…; a volte tale proroga è stata richiesta ed è strumentale all’attività del commercialista e quindi non si va troppo per il sottile.
Ma una più attenta lettura dei documenti, compresa la Relazione illustrativa, può portare a sorprese addirittura irridenti!
Questo accade, per esempio, con il rinvio della c.d. dichiarazione e registri IVA precompilati, che dovevano avere piena operatività dal marzo 2021 a seguito delle modifiche portate da tanti interventi, per ultimo dal decreto “Crescita”, alla norma originaria che presumeva l’operatività dal 2017 (DLgs. 127/2015, art. 4).
L’Agenzia aveva promesso di poter offrire, prima ai contribuenti minori e successivamente ad una platea più ampia, una tenuta automatica dei registri IVA ed una proposta di dichiarazione IVA precompilata a seguito della messa a regime della fatturazione elettronica (una versione IVA del 730 precompilato).
Non è questo il luogo per commentare la validità, o l’invasività, di tale meccanismo, ma deve essere invece stigmatizzato che il termine previsto viene rinviato almeno al 2022 dal decreto “Sostegni”, art. 1 comma 10, che indica asetticamente il nuovo termine.
Andando a leggere la Relazione illustrativa, invece, regolarmente bollinata dalla Ragioneria generale si trova la motivazione: “In considerazione delle difficoltà che la situazione di emergenza epidemiologica da COVID-19 comporta per gli operatori IVA e per gli intermediari nell’adeguamento delle procedure informatiche connesse con la fatturazione elettronica”.
Quindi da un lato notiamo che il Governo è a conoscenza delle difficoltà per gli intermediari nell’eseguire la moltitudine di adempimenti, dall’altro lato questa è la scusa per offrire all’Agenzia un rinvio di procedure che solo questa doveva mettere a punto!
In parole povere: tu sei in difficoltà e io me la prendo comoda.
Eppure, da qualche parte è scritto che i rapporti tra Amministrazione e Contribuente sono improntati al principio di collaborazione e buona fede (o forse ricordo male!).
Alberto Arrigoni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano
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