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LETTERE

La proroga dei versamenti complica la situazione già confusa delle scadenze

Sabato, 3 luglio 2021

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Spettabile Redazione,
vi scrivo, dopo aver letto il vostro articolo “Proroga «dimezzata» per i versamenti dei contribuenti ISA e forfetari” per raccontarvi un piccolo fatto successo tre giorni fa relativo alle scadenze di versamento.

Una cliente che ha diverse società tra cui srl e snc mi chiama dicendomi: “Come è possibile che ho chiamato in studio, non ti ho trovato, e nessuna delle impiegate sa dirmi quando scadono le mie tasse?”. Al che le ho spiegato che la domanda è semplice, ma la risposta è molto più complessa di quello che dovrebbe essere.

“Tu cara cliente, per la srl che fattura più di 8.000.000 di euro, non sei soggetta a ISA, quindi le tasse della società scadono il 30 giugno, però siccome per legge quest’anno l’approvazione del bilancio delle srl è differita al 29 giugno allora le tasse della società scadono il 31 luglio, però siccome il 31 luglio scade di sabato esse sono differite al 2 agosto ma, poiché tutte le imposte che scadono nel periodo 1° agosto-20 agosto sono prorogate al 20 agosto, allora solo per la srl scade il 20 agosto.
Poi c’è la snc, che è soggetta a ISA, quindi puoi pagarle il 30 giugno o il 30 luglio con lo 0,4%, ma ieri è uscito un comunicato stampa (eravamo al 29 giugno), il quale annuncia che ci sarà una proroga (non per tutti) di 20 giorni.
Poi ci sono i soci di snc che hanno sì la stessa scadenza della società, ma l’acconto INPS dei soci per quest’anno è sospeso fino a data da determinarsi, quindi se vuoi paghi tutto l’F24, ma volendo puoi sospendere solo l’INPS. Inoltre se mi chiedi di rateizzare, la prima rata scade uguale per tutti, ma le successive scadranno a fine mese anziché a metà mese come per la snc.
Poi ci sono i tuoi familiari che non sono collegati alle società i quali, in base al comunicato stampa, non hanno la proroga dei 20 giorni, tutt’al più potranno usufruire del differimento dello 0,4% e pagare il 30 luglio (attenta il 30, non il 31 a fine mese...)”.

La cliente dopo un primo momento di sbigottimento, ha capito che la domanda non era così banale come lei pensava.

Ecco, oltre alla confusione che già c’è, con il DPCM della proroga di 20 giorni, aggiungiamo ancora incertezze.
Ma, mi chiedo, non è proprio possibile uniformare le scadenze? Cambia proprio così tanto per lo Stato incassare con 15-20 giorni di differenza per tutti?


Marco Bortolin
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Treviso

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