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LETTERE

Misura Resto al Sud con rallentamenti e ostilità al supporto dei commercialisti

Giovedì, 12 agosto 2021

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Gentile Redazione,
la misura “Resto al Sud” gestita da Invitalia, concepita per sostenere le start up nel Mezzogiorno, sta subendo forti rallentamenti per i comportamenti del soggetto gestore.

Da numerose segnalazioni raccolte, constatiamo che negli ultimi 2 mesi pervengono “comunicazioni di motivi ostativi” pretestuose e ostruzionistiche, che il più delle volte si rifanno a una “valutazione soggettiva e personale” dell’istruttore, piuttosto che a elementi oggettivi. Il tutto in spregio della normativa di riferimento e delle finalità della misura stessa, ovvero incentivare nuove realtà imprenditoriali valorizzando il potenziale umano.

Contestazioni che, per tenore e contenuto, nulla riporta agli elementi oggettivi di valutazione a cui dovrebbero attenersi secondo la norma. Contestazioni che in molte occasioni attribuiscono l’assenza di requisiti soggettivi per l’attività richiesta a finanziamento laddove non sono richiesti (ad esempio possesso dei requisiti di impiantistica DM 37/2008 per impresa edile). Contestazioni che il più delle volte riguardano risposte a “domande non formulate in sede di colloquio” e che non sono altro che frasi di stile.

Altre segnalazioni raccolte, riferiscono “un’ostilità”, da parte di Invitalia, alle richieste di agevolazione pervenute da richiedenti col supporto del dottore commercialista, reo di comportamenti “poco virtuosi”.

Riteniamo molto grave questo modus operandi in quanto, oltre che ledere il tessuto imprenditoriale degli aspiranti imprenditori, mortifica la categoria del dottore commercialista, che anziché essere considerata come una risorsa per l’intero Paese, è vista come elemento di “disturbo”... Che vogliamo fare da grandi?


Domenico Ranieri
Presidente ODCEC Nola

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