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L’astio tra soci stoppa la presunzione di distribuzione degli utili

/ REDAZIONE

Martedì, 26 ottobre 2021

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Ormai, è pacifico in giurisprudenza il principio secondo cui, nelle società di capitali a ristretta base sociale, gli utili extracontabili accertati dall’Agenzia delle Entrate possono essere imputati pro quota ai soci.

Si tratta di una presunzione semplice di matrice giurisprudenziale, e può essere vinta dimostrando che il socio era estraneo alla gestione sociale.

La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 29794 depositata ieri, ha ritenuto corretto il ragionamento del giudice di merito secondo cui la prova circa l’estraneità alla gestione sociale può derivare dall’astio tra il socio (destinatario della presunzione in esame) e l’amministratore, che ha causato il sorgere di liti civili e penali tra i due.

Inoltre, il socio amministratore aveva anche cambiato il dottore commercialista della società, e il tutto ha reso molto difficile la partecipazione del socio alla gestione sociale, non potendo nemmeno chiedere informazioni al commercialista di fiducia.

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