Adempimenti dichiarativi anche per l’ente non commerciale con esonero dalle imposte dirette
Il regime di esenzione dalle imposte dirette di cui usufruisce un ente non commerciale, in forza di un accordo interstatale specificamente recepito, non si estende automaticamente al versante degli adempimenti dichiarativi.
Con la risposta a interpello n. 312, pubblicata ieri, l’Agenzia delle Entrate ha precisato che detti obblighi dichiarativi sussistono nella misura in cui l’ente eserciti un’attività d’impresa e risulti in possesso della partita IVA. Ricorrendo tali condizioni, infatti, l’ente risulta obbligato alla tenuta delle scritture contabili (art. 13 comma 1 lett. g) del DPR 600/73) e, conseguentemente, alla presentazione della dichiarazione anche in mancanza di redditi (art. 1 del citato DPR).
Gli obblighi dichiarativi dovrebbero essere assolti anche ai fini IRAP – precisa l’Agenzia – in quanto, nonostante l’esenzione dall’imposta di cui beneficia l’ente in virtù dell’accordo, ai sensi dell’art. 19 del DLgs. 446/97, ogni soggetto passivo è tenuto a dichiarare i componenti del valore della produzione, ancorché non ne consegua un debito d’imposta.
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