Sul fallimento da operazioni dolose torna la preterintenzione
La Cassazione riprende un passaggio motivazionale che ha destato preplessità
La Cassazione, nella sentenza n. 27962, depositata ieri, prende in esame la fattispecie di causazione del fallimento per effetto di operazioni dolose, di cui all’art. 223 comma 2 n. 2 del RD 267/42, fattispecie che, in relazione alla nuova procedura di liquidazione giudiziale, in vigore dal 15 luglio scorso, trasmigra nell’art. 329 comma 2 lett. b) del DLgs. 14/2019 (Codice della crisi e dell’insolvenza).
L’integrazione di tale reato presuppone una modalità di pregiudizio patrimoniale discendente non direttamente dall’azione dannosa del soggetto attivo (distrazione, dissipazione, occultamento o distruzione), ma da un fatto di maggiore complessità strutturale, riscontrabile in qualsiasi iniziativa societaria implicante un procedimento o, comunque, una pluralità di ...
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