CFC disapplicata se vengono meno i presupposti di legge
Pur senza l’esimente, livello di tassazione e percentuale di passive income possono oscillare di anno in anno determinando la fuoriuscita dal regime
Superando l’orientamento della precedente circ. n. 18/2021, con la nuova circ. n. 29/2022 (§ 1), l’Agenzia delle Entrate ha ammesso la disapplicazione del regime CFC ove vengano meno i presupposti di legge previsti dall’art. 167 comma 1 del TUIR, senza che sia dimostrata l’esimente dell’effettiva attività economica di cui all’art. 167 comma 5 del TUIR.
La normativa CFC trova applicazione, ai sensi del comma 1 dell’art. 167 del TUIR, se il soggetto controllato estero, contemporaneamente:
- è soggetto a tassazione effettiva inferiore alla metà di quella a cui sarebbe stato assoggettato qualora residente in Italia (c.d. ETR test);
- ritrae proventi che, per più di un terzo del loro valore complessivo, sono qualificabili come passive income (c.d. passive income
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