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FISCO

Mance detassate nel limite del 25% del reddito percepito dal lavoratore

In assenza di una previsione normativa, la parte eccedente delle mance concorrerebbe alla formazione del reddito ai fini IRPEF

/ Daniele SILVESTRO

Martedì, 7 febbraio 2023

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La nuova agevolazione in materia di mance, se appare chiara in ordine alle sue finalità, suscita diverse perplessità di tipo applicativo sulle quali sarebbero auspicabili chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate (si veda “Per la detassazione delle mance, da chiarire la soglia dei 50.000 euro” del 13 gennaio 2023).

Si ricorda che l’art. 1 commi da 58 a 62 della L. 197/2022 stabilisce che le somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità, anche attraverso mezzi di pagamento elettronici, riversate ai lavoratori, costituiscono redditi di lavoro dipendente e sono soggette a un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionale e comunale pari al 5% (salvo espressa rinuncia scritta del lavoratore), entro il limite del 25% del reddito

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