Il rifiuto della trasformazione in part time non impedisce il licenziamento
Per la Cassazione in questi casi il datore di lavoro deve dimostrare le ragioni oggettive che impediscono di mantenere il lavoratore full time
Il rifiuto del lavoratore di trasformare il rapporto in part time non rappresenta, di per sé, un giustificato motivo di licenziamento, ma non preclude in modo assoluto la facoltà del datore di lavoro di recedere comunque dal rapporto nel caso in cui risulti impossibile, dal punto di vista economico e organizzativo, mantenere la prestazione lavorativa del dipendente a tempo pieno, con relativo onere della prova a carico datoriale.
Lo ha chiarito la Cassazione con la sentenza n. 12244 depositata ieri, 9 maggio 2023, che ha così affrontato il particolare tema del licenziamento per soppressione del posto di lavoro in caso di rifiuto del lavoratore rispetto alla trasformazione del rapporto da tempo pieno a tempo parziale.
I giudici di legittimità, nel rendere la propria motivazione, sono partiti dal ...
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