Il non residente non è tassato in Italia per le trasferte all’estero
Non vale, per la Cassazione, l’attrazione alla prestazione principale svolta in Italia
Con le sentenze nn. 27278 e 27292 di ieri, 25 settembre 2023, la Cassazione ha ribadito alcuni principi in merito all’interpretazione delle regole convenzionali di tassazione del lavoro dipendente prestato dal lavoratore su base internazionale.
Il caso riguarda il rimborso delle imposte prelevate in Italia in relazione all’attività di lavoro dipendente prestata in Italia da parte di un lavoratore, residente in Germania, in favore di un datore di lavoro italiano e in forza di un contratto che prevedeva altresì trasferte fuori dal territorio italiano.
La Suprema Corte affronta la seguente problematica: se il reddito di lavoro dipendente debba essere interamente tassato in Italia, sulla base della circostanza per cui l’Italia rappresentava il luogo prevalente della prestazione
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