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Confprofessioni chiede un «bonus digitalizzazione» per gli studi

/ REDAZIONE

Venerdì, 10 novembre 2023

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Investire risorse nella modernizzazione digitale degli studi professionali, attraverso incentivi all’acquisto, allo sviluppo e all’apprendimento delle infrastrutture digitali, significa “arricchire le competenze dei professionisti e renderli più competitivi in un mercato dei servizi professionali sempre più concorrenziale”. Così i rappresentanti di Confprofessioni, ascoltati ieri in audizione sul Ddl. di bilancio dalle Commissioni riunite Bilancio di Camera e Senato, hanno sottolineato la necessità di prevedere un “bonus digitalizzazione” anche a favore degli studi professionali, in modo da favorire gli investimenti tecnologici e la formazione del personale.

Secondo la confederazione intercategoriale, la priorità è individuare nuove risorse per sostenere l’economia e le attività professionali. “In questa prospettiva – si legge in una nota diffusa al termine dell’audizione –, la piena attuazione della delega fiscale e la riforma degli incentivi per le imprese sono passaggi ineludibili di una strategia per la crescita. Tuttavia, occorre velocizzare l’iter dei decreti delegati previsti dalla riforma degli incentivi per destinare risorse specifiche a sostegno delle attività professionali, anche legate ai fondi del PNRR”.

Confprofessioni auspica anche che si dia presto attuazione alle misure sul lavoro autonomo contenute nella delega fiscale, a cominciare dalla revisione della disciplina tributaria delle società tra professionisti. Allo stesso tempo, si ribadisce la necessità di introdurre il principio di neutralità fiscale per le operazioni di aggregazione e riorganizzazione degli studi professionali: “Considerando i primi decreti attuativi della riforma fiscale – continua la nota stampa –, ci aspettiamo di più sul tema delle semplificazioni e del taglio degli adempimenti, nonché, più in generale, nel rapporto Fisco-contribuente, dove non cogliamo ancora quel salto di qualità che riteniamo necessario”.

Vengono, invece, accolte positivamente, le modifiche previste dal Ddl. di bilancio in materia di ISCRO (indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa), l’ammortizzatore sociale per i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata INPS. Il Ddl. istituisce a regime l’indennità dal 2024 e rende meno stringenti alcuni requisiti per l’accesso, accogliendo le istanze del mondo libero professionale.

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