La professione si afferma con la qualità
Gentile Redazione,
la recente ordinanza della Corte di Cassazione n. 3495 del 7 febbraio 2024 deve essere letta con compiacimento e stimolo per il futuro!
Questa nostra professione è riuscita, con fatica e grande impegno, ad affermarsi in un mondo che ha sempre cercato di negare ai commercialisti esclusive formali di attività, e l’opera di tanti colleghi ha consentito, invece, di generare nella società il convincimento che talune specifiche prestazioni, in quanto caratteristiche dell’attività di commercialista, a questi appartengono.
A riprova di quanto affermato, che è stato conquistato solo attraverso la qualità della prestazione professionale, vi è il fatto che siano continui e numerosi i tentativi di svolgere in modo surrettizio la nostra professione, eludendo prove di esame e obblighi deontologici, mentre le aggressioni verso altre professioni non sono tanto numerose!
Ma allora la migliore risposta a quest’assist che ci porge la Cassazione è incrementare ancora la qualità del nostro servizio, avendo anche la dignità di contrapporre all’Agenzia delle Entrate le storture e gli orpelli ridondanti che a volte incontriamo nella professione: quasi vent’anni fa l’allora Ministro Padoa-Schioppa affermava che le “tasse sono una cosa bellissima, ma forse il servizio è da migliorare!”.
Se con la qualità della nostra attività professionale contribuiamo a migliorare “il servizio” potremmo solo ottenere di consolidare quelle esclusive di fatto che già anche la Cassazione intende riconoscerci, superando la lettera della legge.
Alberto Arrigoni
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano