Commercialisti: «Più incentivi per l’adesione al concordato preventivo biennale»
CNDCEC e ANC, in audizione sul correttivo fiscale, chiedono nuove misure per rendere più attrattivo l’istituto
Per una massiccia adesione al concordato preventivo biennale, bisogna aumentare gli incentivi, introducendo delle misure che diano certezza sui benefici riconosciuti a chi decide di avvalersi di tale strumento. Un concetto che i commercialisti ripetono da tempo e che è stato ribadito anche dinanzi alle Commissioni Finanze riunite di Camera e Senato, nell’ambito delle audizioni sul correttivo fiscale.
Ieri sono stati ascoltati i rappresentanti dell’Associazione nazionale commercialisti, mentre questa mattina sarà la volta del Consiglio nazionale, che ha anticipato alla stampa il documento che verrà depositato in Parlamento. “Sul concordato preventivo – ha spiegato il Tesoriere del CNDCEC, Salvatore Regalbuto – proponiamo una tassazione flat sul reddito incrementale concordato
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