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LAVORO & PREVIDENZA

Il datore di lavoro deve provare la natura non discriminatoria della misura

Da adottare ragionevoli accomodamenti per rendere l’ambiente lavorativo compatibile con le limitazioni funzionali del lavoratore con disabilità

/ Federico ANDREOZZI

Sabato, 11 gennaio 2025

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La Corte di Cassazione è tornata nuovamente a pronunciarsi in tema di discriminazione delle persone con disabilità e lo ha fatto con riferimento all’ipotesi di collocazione di un lavoratore disabile presso una diversa sede lavorativa.
In particolare, con la sentenza n. 605 di ieri, 10 gennaio 2025, i giudici di legittimità hanno statuito come spetti al datore di lavoro indicare e provare circostanze inequivoche e idonee a escludere, per precisione, gravità e concordanza di significato, la natura discriminatoria della misura adottata.

È bene, in primo luogo, porre attenzione al caso di specie, che vedeva coinvolto un lavoratore con gravi deficit visivi e invalido civile. Quest’ultimo, adibito dalla datrice di lavoro all’assistenza tecnica di primo livello alla clientela presso

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