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LAVORO & PREVIDENZA

Lavoratori in smart working nel computo per la quota di riserva dei disabili

Il Ministero del Lavoro precisa che, diversamente dal telelavoro, non vi è una norma che escluda espressamente dalla base di computo i lavoratori agili

/ Mario PAGANO

Venerdì, 11 giugno 2021

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I lavoratori che operano in regime di smart working devono essere computati nell’organico del datore di lavoro per la determinazione della quota di riserva prevista per il collocamento obbligatorio. Questo è quanto chiarito dal Ministero del Lavoro che, con l’interpello n. 3/2021, dando riscontro al Consiglio nazionale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro, ha preso in considerazione la possibilità di escludere i dipendenti in smart working dalla base di computo dell’organico aziendale, per la determinazione del numero dei soggetti disabili da assumere ai sensi della L. 68/1999.

L’art. 3 della medesima legge prevede che i datori di lavoro pubblici e privati siano tenuti ad avere alle loro dipendenze lavoratori appartenenti a particolari categorie, ossia soggetti ...

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