Per i contributi COVID non rileva il passaggio da attività d’impresa a professionale
L’Agenzia delle Entrate, con la risposta a interpello n. 419 di ieri, ha chiarito che non assume rilevanza il passaggio da attività d’impresa a professionale ai fini del contributo a fondo perduto di cui all’art. 1 comma 5 del DL 73/2021 (DL “Sostegni-bis”).
La questione riguardava un imprenditore individuale che ha ceduto il suo ramo d’azienda e ha variato la propria attività.
Anzitutto, viene chiarito che in caso di cessione di ramo d’azienda dell’impresa individuale, nel determinare l’ammontare del fatturato medio da porre a confronto per la verifica dei requisiti di accesso al contributo, occorre elidere le somme riferibili all’imprese ceduta.
Viene inoltre precisato che il passaggio dall’attività di impresa a quella professionale non determina alcun effetto sulle modalità di fruizione del contributo.
Pertanto, nel caso di specie, la riduzione del fatturato rispetto ai 12 mesi precedenti va determinata prescindendo dalla circostanza che l’ammontare del “fatturato e dei corrispettivi” sia riconducibile ad attività d’impresa ovvero ad attività di lavoro autonomo, senza tener conto di quanto realizzato dall’azienda oggetto di cessione nel periodo d’imposta 2020.
Sempre in tema di contributi a fondo perduto COVID, l’Agenzia ha pubblicato ieri anche le risposte a interpello nn. 414 e 415, aventi a oggetto la nozione di imprese in difficoltà e, nello specifico, l’esclusione dalle agevolazioni di soggetti falliti o nel caso in cui siano soddisfatte le condizioni previste dal diritto nazionale per l’apertura di una procedura concorsuale per insolvenza.
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