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INIZIATIVE DI CATEGORIA

Il CNDCEC partecipa all’assemblea generale della Confédération fiscale européenne

/ REDAZIONE

Sabato, 24 settembre 2022

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In questi giorni il Consiglio nazionale dei commercialisti è impegnato a Siviglia nei lavori dell’assemblea generale della Confédération fiscale européenne (CFE), l’organismo a cui aderiscono trentadue organizzazioni di venticinque Paesi europei, in rappresentanza di oltre 180 mila consulenti fiscali, presieduta da Piergiorgio Valente.

L’intento del CNDCEC è quello di svolgere un ruolo da protagonisti nell’ambito delle organizzazioni europee e mondiali che riuniscono i professionisti economici, forti delle specificità della professione italiana.
“È divenuta centrale negli anni”, spiega il presidente del Consiglio nazionale Elbano de Nuccio, presente all’assise spagnola con il Consigliere nazionale tesoriere delegato alla fiscalità, Salvatore Regalbuto, “la partecipazione al processo normativo e di standard setting internazionale, al quale apportiamo il contributo e l’esperienza della professione italiana in tutte le fasi del complesso iter di emanazione di direttive, regolamenti e standard in particolare nell’area fiscale, della revisione, del reporting, della valutazione, della deontologia e della formazione professionale”.

“Tra gli obiettivi del Consiglio nazionale – prosegue il Presidente – vi è quello di rafforzare il ruolo dei commercialisti quali esperti e consulenti nei processi d’internazionalizzazione delle imprese, favorendo l’accrescimento delle competenze professionali, sviluppando i canali di comunicazione e le occasioni di interazione con professionisti esteri, affinché si possa «gestire» e non «subire» il fenomeno della globalizzazione”.
La partecipazione internazionale è dunque uno strumento attraverso il quale “intendiamo diffondere a livello mondiale la conoscenza dell’esperienza professionale italiana”.

In ambito internazionale, i commercialisti italiani pongono molta attenzione a temi come la sostenibilità, la lotta all’evasione fiscale e la responsabilità e il riconoscimento del ruolo della professione. Secondo de Nuccio, è arrivato il momento di affrontare questi temi “con una logica finalmente sovranazionale”. “Tutti noi”, ha detto nel corso del suo intervento a Siviglia, “abbiamo il nostro DNA fiscale nazionale, che guida le nostre azioni come singoli professionisti e come organismi nazionali, ma questo non deve impedirci di compiere un grande sforzo comune per lavorare assieme a regole europee basate su ciò che tutti ci accomuna: lavorare per servire l’interesse pubblico”.

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