Il Consiglio dei Ministri approva il DEF 2024
Il Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il documento di economia e finanza (DEF) 2024.
Il DEF 2024 non riporta però il profilo programmatico, data la necessità di attendere – spiega il Governo con un comunicato – “la conclusione dell’iter di approvazione delle nuove regole di programmazione economica dell’Unione europea, che introducono il Piano fiscale-strutturale di medio termine quale strumento per l’indicazione degli obiettivi di legislatura. La tempistica stabilita nelle norme transitorie prevede che il Piano sia approvato entro il 20 settembre prossimo. A legislazione vigente, gli andamenti sono sostanzialmente in linea con il profilo programmatico della NADEF 2023. Il DEF contiene inoltre il valore delle politiche invariate”.
Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato in conferenza stampa che il debito pubblico in risalita previsto dal DEF è pesantemente condizionato dai riflessi per cassa del superbonus nei prossimi anni, ma dopo il 2026 dovrebbe cominciare a scendere. Il Ministro ha anche sottolineato, tra l’altro, che l’obiettivo politico del Governo in vista della prossima legge di bilancio è replicare il taglio del cuneo anche nel 2025.
Giorgetti, infine, ha ricordato che non è la prima volta che il DEF ha solo le stime tendenziali. Ci sono ben quattro precedenti e, anche in ambito europeo, l’Italia non sarà l’unico Paese a presentare un DEF semplificato proprio per la natura di transizione delle nuove regole europee che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025. Il DEF 2024 sarà l’ultimo in questo formato.
La riforma della governance economica europea (ancora in via di approvazione) si baserà, infatti, su un nuovo documento, il Piano fiscale strutturale di medio periodo che indicherà gli obiettivi programmatici di legislatura.
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41