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Domenica, 27 aprile 2025

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Possibile rinvio della sugar tax, sul superbonus altri subemendamenti

/ REDAZIONE

Martedì, 14 maggio 2024

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Oggi la Commissione Finanze del Senato è convocata per esaminare il Ddl. di conversione del DL 39/2024, che dovrebbe, secondo il calendario dei lavori, arrivare in Aula già domani. Ieri alle 18, intanto, è scaduto il termine per la presentazione degli emendamenti da parte del Governo.

Oltre a quelli già presentati in precedenza e già esaminati su Eutekne.info sul superbonus (si veda “Stretta per le banche sulle compensazioni dei crediti da bonus edilizi” del 13 maggio 2024) e sul bonus transizione 5.0 (si veda “Bonus transizione 5.0 per gli investimenti dal 1° gennaio 2024” di oggi) ieri sono stati presentati da Forza Italia anche alcuni subemendamenti, volti a ritoccare quelli già presentati dallo stesso Governo. 

La maggioranza e il Parlamento dovranno quindi trovare una quadra e decidere se sospendere l’entrata in vigore della
sugar tax per tutto il 2024 o addirittura fino al luglio 2026. I subemendamenti all’emendamento del Governo infatti sono due, uno che posticiperebbe l’imposta al primo gennaio 2025 e uno che invece prevede l’esonero della sugar tax per tutto il 2024 e fino al 30 giugno 2026.

Per quanto riguarda il superbonus, invece, Forza Italia avrebbe presentato la proposta di far scattare l’allungamento a 10 anni delle detrazioni dall’entrata in vigore del decreto. Un altro subemendamento mira a togliere l’effetto retroattivo dallo stop alla compensazione dei crediti del superbonus con i debiti previdenziali per i crediti acquisiti da banche e istituti finanziari.

Stando all’Ansa, secondo quanto si raccoglie negli ambienti bancari, le banche sono in attesa dell’esito delle possibili modifiche al decreto superbonus dopo la presentazione di questi ultimi subemendamenti. I cambiamenti andrebbero nella direzione da loro auspicata, specie per quanto riguarda la cancellazione della retroattività, stabilita dall’emendamento
del Governo, nella parte in cui si fa divieto di compensare i crediti fiscali legati ai bonus edilizi con i debiti previdenziali.

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