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Domenica, 6 luglio 2025

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Possibile estensione della decontribuzione anche alle lavoratrici madri a tempo determinato

/ REDAZIONE

Venerdì, 5 luglio 2024

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La decontribuzione per le lavoratrici madri potrebbe essere estesa anche alle lavoratrici a tempo determinato.
È quanto emerge nella risposta a interrogazione parlamentare n. 5-01961 del 3 luglio 2024, nella quale viene altresì evidenziato che, in seguito al monitoraggio che sarà svolto sulla misura, tutti gli attori istituzionali coinvolti valuteranno la possibilità di rimodulare la platea dei beneficiari (tenendo conto della copertura finanziaria e rispettando i vincoli di finanza pubblica).

Si ricorda che la misura è prevista dall’art. 1 commi 180-182 della L. 213/2023 e consiste in un esonero del 100% (massimo 3.000 euro annuale da riparametrare su base mensile) della quota IVS della lavoratrice madre:
- di tre o più figli, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 (tale esonero può trovare applicazione fino al mese di compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo);
- di due figli, in via sperimentale per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 (tale esonero può trovare applicazione fino al mese di compimento del 10° anno di età del figlio più piccolo).

Tenuto conto della formulazione della norma, il beneficio spetta alle sole lavoratrici madri assunte con un rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, mentre restano fuori dal perimetro di applicazione le lavoratrici assunte con contratto a tempo determinato, le quali possono comunque accedere all’esonero della quota IVS previsto dall’art. 1 comma 15 della L. 213/2023 (al ricorrere delle condizioni).

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