IVA differita esigibile se il corrispettivo si considera incassato tramite factoring
Secondo la Suprema Corte viene meno la ratio del regime di sospensione dell’esigibilità IVA
La cessione, nell’ambito di un’operazione di factoring, di crediti derivanti da una prestazione di servizi o da una cessione di beni soggette al regime di sospensione dell’esigibilità IVA ex art. 6 comma 5 del DPR 633/72 fa venire meno tale agevolazione, così che il prestatore o cedente è tenuto a versare l’imposta addebitata in rivalsa sulle operazioni “sospese” senza attendere il pagamento da parte del debitore ceduto nei confronti del factor.
È questo in sintesi quanto affermato dalla Corte di Cassazione nell’ordinanza n. 24673 del 13 settembre.
Il caso specifico riguardava un consorzio cui venivano recuperati a tassazione importi relativi a IVA su fatture emesse in regime di esigibilità differita ex art. 6 comma 5 del DPR 633/72.
In base a tale disciplina, ...