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Anche la Camera ha votato la fiducia sul Ddl. di conversione del decreto fiscale

/ REDAZIONE

Giovedì, 5 dicembre 2024

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Ieri la Camera, con 192 voti favorevoli e 112 contrari, ha votato la fiducia posta dal governo sul Ddl. di conversione, con modificazioni, del DL 155/2024 (decreto “fiscale”), già approvato dal Senato.

Si ricorda che l’art. 7-quater del DL convertito rinvia al 16 gennaio 2025 il termine per il pagamento della seconda rata di acconto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi (si veda “Forfetari compresi nella proroga degli acconti di novembre” del 29 novembre).

Alcune modifiche introdotte in sede di conversione riguardano poi il concordato preventivo biennale e il regime del ravvedimento 2018-2022.
Prima di tutto, le disposizioni del DL 167/2024 relative alla riapertura dei termini per l’adesione al CPB sono state trasfuse nel nuovo art. 7-bis del DL 155/2024 (il DL 167 è corrispondentemente abrogato). Viene inoltre modificata la causa di esclusione/cessazione in caso di modifica della compagine sociale di società o associazioni di cui all’art. 5 del TUIR.
Il DL 155/2024 convertito introduce infine alcune novità anche al regime del ravvedimento 2018-2022, estendendo la misura alle imprese multiattività che nei periodi di riferimento erano escluse da ISA (si veda “Via libera del Senato alle novità su CPB e regime del ravvedimento” del 29 novembre).

Ancora, nel decreto convertito sono confluite le modifiche apportate dal DL 167/2024 all’art. 2-bis del DL 113/2024 sull’indennità una tantum di 100 euro per i dipendenti (“bonus Natale”; si veda “Nella dichiarazione anche l’attestazione dell’incumulabilità del bonus Natale” del 29 novembre).


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