Autoliquidazione INAIL con attenzione ai collaboratori familiari non a tempo pieno
Occorre denunciare i salari riferiti ai collaboratori familiari che operano in maniera discontinua
Una delle maggiori difficoltà per i professionisti che seguono le aziende in ambito contributivo è sempre stata quella di regolarizzare eventuali collaborazioni familiari non a tempo pieno. Si pensi non solo al caso di soggetti che già hanno una contribuzione, quali i lavoratori dipendenti che prestino il loro aiuto in un’impresa commerciale condotta da un familiare, ma anche a pensionati che non svolgano necessariamente attività a tempo pieno. Tali rapporti, già di per sé di non semplicissima gestione, richiedono particolare attenzione all’atto dell’autoliquidazione per evitare di denunciare imponibili sbagliati o peggio ancora di omettere la tutela di soggetti assicurabili.
Con riferimento alla tutela INPS, va detto che con la circolare del 10 giugno 2013 n. 10478 riferita ...
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