Accertamento legittimo se il contribuente «bara» sulle percentuali di ricarico
Per la Cassazione, onere della prova particolarmente rigoroso per chi deve giustificare l’adozione di un ricarico tale da non coprire nemmeno i costi
Il forte scostamento tra la percentuale di ricarico determinata dall’ufficio e quella applicata dal contribuente rende legittimo l’accertamento ai fini dell’imposta sul valore aggiunto, ove il contribuente stesso, con riferimento ai periodi d’imposta precedenti a quello rettificato, abbia utilizzato una percentuale di ricarico di gran lunga superiore.
Questa è la decisione della Corte di Cassazione che, con la sentenza del 28 aprile 2010 n. 10148, ha respinto il ricorso di un contribuente, sulla base del fatto che, in situazioni del genere, l’onere della prova, oltre che gravare sul ricorrente, deve essere particolarmente rigoroso.
Nella specie, la percentuale applicata dal contribuente, nell’esercizio n, era stata del 110%, mentre nell’esercizio n+1 ...
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