L’amministratore di banca è responsabile a prescindere dalle dimensioni d’impresa
Secondo il principio ripreso da Assonime, anche il compenso è irrilevante ai fini del livello di diligenza professionale richiesto
L’incarico di amministratore di una società bancaria impone di adottare uno standard di diligenza professionale che prescinde dalle dimensioni dell’impresa e dalla misura del compenso ricevuto dall’amministratore stesso.
È questo l’importante principio affermato dalla Corte di Cassazione, con la sentenza n. 14305 del 15 giugno 2010, commentata nel caso Assonime n. 6/2010, che ha confermato la sanzione amministrativa pecuniaria inflitta ai sensi degli artt. 53 e 144 TUB (DLgs. 385/93) dalla Banca d’Italia ad un consigliere di amministrazione di una piccola banca di credito cooperativo. La sanzione era stata irrogata per carenze nell’organizzazione, nei controlli interni e nell’erogazione, nella gestione e nel controllo del credito in seguito ad una ispezione ...
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