Possibili le presunzioni legali basate sui movimenti bancari del coniuge
Legittimo l’accertamento su conti che possono lasciar presumere, in modo grave, preciso e concordante, un’intestazione fittizia
È legittimo l’accertamento eseguito nei confronti di un commerciante sulle presunzioni bancarie derivanti dall’esame di conti correnti intestati al coniuge.
Lo si evince dalla sentenza n. 17390 del 2010 della Corte di Cassazione.
Il fondamento normativo di ciò è rinvenibile nell’art. 32 del DPR 600/73: tanto per le imprese che per i professionisti, i prelevamenti/versamenti che non trovano giustificazione nella contabilità fanno scattare le c.d. “presunzioni bancarie”, secondo cui gli importi non giustificati si presumono ricavi/compensi non dichiarati.
Pertanto, una volta che l’ufficio, mediante l’esame dei conti bancari, abbia scoperto movimentazioni non transitate per la contabilità, scatta la presunzione.
Tuttavia, il problema si pone quando i conti ...
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