Contribuenti.it: fisco inefficace, ogni anno le partita IVA controllate sono meno del 10%
Contrariamente agli annunci dell’Agenzia delle Entrate, sono numerosissimi i potenziali evasori che sfuggono alla rete “a maglie larghe” dei controlli fiscali. È quanto sostiene Contribuenti.it, sito dell’Associazione Contribuenti Italiani.
All’origine di questa affermazione, i dati forniti dall’Amministrazione finanziaria che, nel 2009, ha scoperto 6.715 evasori totali su 4,5 milioni di partite IVA attive in Italia. In sostanza, i controlli hanno coinvolto circa il 9,2% del totale.
“A questi ritmi - commenta Contribuenti.it -, ogni evasore potenziale ha la probabilità statistica di incontrare un ispettore del Fisco ogni 11 anni”. Non è finita. Secondo l’associazione, in base ai bilanci presentati dalle società di capitali (spa, srl e sapa) dal 2005 al 2008, su un totale di 800mila società, circa metà delle imprese ha presentato per più anni consecutivi bilanci in rosso; un ulteriore 15% delle grandi società di capitali, inoltre, dichiara redditi inferiori a 10mila euro.
In questo quadro, sottolinea Contribuenti.it, “non deve sorprendere che tra le imprese che non pagano in modo dovuto le tasse figurino anche le società e banche quotate in borsa o le principali industrie italiane”.
L’associazione ha già presentato una proposta al Ministro Tremonti: convocare d’urgenza il tavolo di trattativa “Fisco - Contribuenti”, al fine di accelerare la promessa riforma fiscale, prevedendo ad esempio una riduzione delle vigenti aliquote di almeno 5 punti, oltre all’istituzione dello “Sportello del Contribuente” per il contrasto dell’evasione presso tutti gli organi diretti e indiretti dell’Amministrazione finanziaria, la modifica del DURC e il carcere per chi evade.
E al presidente di Contribuenti.it Vittorio Carlomagno preme, da ultimo, sottolineare che “tutte le imprese non in regola con il pagamento delle tasse non devono partecipare né a bandi pubblici, né ai finanziamenti ed incentivi statali e comunitari”. (Redazione)
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