Le modifiche al redditometro rischiano di snaturare lo strumento
Renier, Scotton e Cappellini sono favorevoli alla sua riformulazione, ma critici sul modo in cui è stato modificato. Più cauto Mastrogiacomo
Prosegue il dibattito sul nuovo redditometro. Uno strumento che, così come modificato, rischia di diventare una sorta di studio di settore per famiglie, avendo aggiunto l’utilizzo di statistiche basate su coefficienti di ponderazione territoriale e familiare o sulla moralità economica nelle scelte di consumo. Il rischio è stato paventato da più parti, a cominciare dal nostro quotidiano (si veda “Sul redditometro l’Agenzia getta la maschera” del 27 settembre 2010), e a quanto pare è condiviso da molti rappresentanti della categoria.
Sull’argomento non nasconde le sue perplessità Piergiorgio Renier, presidente dell’ODCEC di Trieste, favorevole “all’inserimento di uno strumento analitico che possa ancorare il reddito dichiarato ad un certo tenore ...
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