Dimissioni dei sindaci con «prorogatio»
Il Tribunale di Milano precisa poi che il danno addebitabile in caso di fallimento va determinato con il metodo dei «netti patrimoniali»
L’articolata sentenza del Tribunale di Milano 3 febbraio 2010 n. 1385 si sofferma su numerosi altri aspetti di rilievo, tra i quali: l’efficacia delle dimissioni dei sindaci; la quantificazione dei danni addebitabile a sindaci (ed amministratori) in caso di fallimento della società; la responsabilità del liquidatore per pagamenti preferenziali.
In ordine alla prima questione, si afferma che il collegio sindacale che rinuncia al proprio incarico rimane nelle sue funzioni, in regime di “prorogatio”, sino alla effettiva assunzione della carica da parte dei successori, per la quale non è sufficiente la nomina da parte dell’assemblea, dovendo sussistere l’accettazione, almeno di fatto, della carica, che può intervenire anche prima di quella formale.
Nel caso di ...
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