I commercialisti non si fanno incantare dalle enunciazioni di principio
Caro Direttore,
mi sono occupato in passato di previdenza, prima da Presidente dell’Unione giovani dottori commercialisti e poi da Delegato della Cassa Dottori nel quadriennio 2008-2012.
Sono stati anni importanti: caratterizzati dalla preparazione e dall’entrata a regime del sistema contributivo.
Sono stati anche anni di polemiche divenute sempre più aspre: al (serio) problema del conflitto generazionale, si è aggiunta la querelle sulla ipotetica unificazione delle Casse.
Nutro massimo rispetto e piena fiducia negli organi istituzionali della Cassa dei dottori commercialisti per permettermi di intervenire pubblicamente su fatti tecnici e politici.
Da iscritto all’Ordine e alla Cassa, tuttavia, mi permetto di esprimere un augurio per il 2011.
Chi è chiamato ad occuparsi di materie così delicate, rammenti sempre di essere un collega, scelto dai suoi colleghi. Privilegi sempre l’analisi dei numeri e dei fatti, rispetto alle mere enunciazioni di principio e alle sterili polemiche. Non importa se si è Presidente della Cassa o Delegato di zona. Da ognuna delle persone che ha un ruolo e una responsabilità mi aspetto un modo di agire da commercialista. Chi ritiene di intervenire con enunciazioni di principio, lo fa a suo rischio e pericolo: chi legge, infatti, è un “pubblico” ben abituato a discernere le parole dai numeri.
Nella mia esperienza di vita di categoria, ho riscontrato che le decisioni si prendono in base alle migliori argomentazioni, e non alzando la voce o sparandola grossa.
Mi preoccupa davvero poco quel che scrive Saltarelli al tuo giornale; trovo più serio e affascinante pensare a come dovrà essere il futuro. Come hai ricordato nel tuo editoriale di ieri, le scelte (rectius non scelte) fatte negli anni hanno portato il nostro Paese alla situazione nella quale si trova attualmente.
Vogliamo immaginare che, nell’ambito della previdenza, i commercialisti possano portare avanti idee innovative, anche per riequilibrare la sperequazione generazionale nella quale ci siamo ficcati?
Grazie per l’ospitalità che concedi ai miei scritti e a quelli dei colleghi. Grazie per aver dato voce alle opinioni che condivido e a quelle che non condivido. Questo modo di agire, infatti, mi consente di avere un quadro chiaro sulle persone e su come la pensano. Elemento indispensabile per esercitare in maniera consapevole il diritto di voto, quando si è chiamati alle urne.
Buon anno a te e alla tua testata. Ad maiora!
Marco Piemonte
Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Salerno
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