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CONTROCANTO

Nel prossimo CNDCEC 7 donne su 21 consiglieri

/ GIANNETTI

Giovedì, 10 marzo 2011

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Ennesimo intervento del CNDCEC sul tema delle “quote rosa”, per bocca del Consigliere delegato alle Pari opportunità, Giulia Pusterla (si veda “Quote di genere, arriva l’ok del Governo sul Ddl. Golfo-Mosca” di oggi).

Ad ogni novità del travagliato iter del provvedimento normativo, che mira a introdurre quote di genere obbligatorie negli organi di governance delle società quotate, in misura pari almeno al 30% dei componenti, non manca mai di farsi sentire la voce del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.

Una voce forte, chiara e tempestiva quasi in tempo reale, come non può dirsi che accada, sempre, per tutte quante le materie che interessano da vicino la quotidianità dei commercialisti italiani.

Da questo punto di vista, nessuno spot a favore delle quote di genere potrebbe essere migliore di quello che sta facendo Giulia Pusterla, unica donna dell’attuale Consiglio nazionale: se tutti i suoi colleghi uomini curassero le proprie aree di delega come lei cura, giustamente e doverosamente, quelle che le sono state assegnate, i 110.000 commercialisti italiani dovrebbero convenire di avere la migliore delle rappresentanze nazionali possibili.

Certo è che, a fronte di prese di posizione così forti, chiare e ad ogni occasione ribadite a favore delle quote di genere, tutti quanti ci aspettiamo ora che, quando alla fine del 2012 si voterà per il rinnovo del Consiglio nazionale, qualora vi fosse una lista espressione dell’attuale Consiglio, questa lista comprenda almeno 7 donne su 21 candidati.

E non per un obbligo di legge (che magari ci sarà, magari no, poco importa), ma per l’evidente ed encomiabile convinzione di chi compone la squadra dell’attuale Consiglio nazionale.

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