Accertamento per antieconomicità legittimo, se si riduce il ricarico
La Cassazione ha ribadito che il contribuente deve fornire un’adeguata giustificazione della sproporzione fra ricavi ridotti e costi molto elevati
Il giudice tributario non può annullare l’atto impositivo, se il contribuente non fornisce un’adeguata giustificazione della manifesta antieconomicità della gestione aziendale, desunta dalla drastica riduzione della percentuale di ricarico dell’anno oggetto di controllo rispetto a quelli precedenti. Lo ha stabilito la Cassazione, con la sentenza n. 16642 di ieri, 29 luglio.
La pronuncia trae origine da un accertamento notificato ad un srl, con cui l’ufficio competente aveva rettificato il reddito di quest’ultima con procedimento analitico-induttivo di cui all’art. 39, comma 1, lettera d) del DPR 600/1973. In particolare, l’Agenzia delle Entrate aveva rilevato che la società, a fronte di una percentuale di ricarico degli anni precedenti pari a circa il ...
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