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IL CASO DEL GIORNO

Sindacato del giudice «ristretto» sul raddoppio termini per reati

/ Alfio CISSELLO

Sabato, 20 agosto 2011

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La Corte Costituzionale (sentenza 247/2011) ha sancito che il raddoppio dei termini per violazioni penali è compatibile con la Costituzione anche se il fumus di reato emerge in un momento in cui i termini per l’accertamento sono già decaduti: condivisibile o meno, questa è la posizione del Giudice delle Leggi.

Uno dei tanti punti interessanti della sentenza concerne la tutela del contribuente nei confronti di possibili abusi degli uffici finanziari in ordine al raddoppio; la Consulta, infatti, ha sentenziato che l’applicabilità del maggior termine non ha alcun profilo di discrezionalità, in quanto si verifica ogniqualvolta sussista il presupposto di legge: l’obbligo di presentazione della denuncia.
Richiamando la giurisprudenza penale, i giudici costituzionali hanno affermato ...

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