Se accerta maggiori ricavi induttivi, l’Ufficio deve riconoscere i costi
Negli accertamenti analitici o analitico-presuntivi, invece, l’imprenditore deve dimostrare esistenza e inerenza di componenti negativi del reddito
In caso di accertamento induttivo dei ricavi, il Fisco deve riconoscere al contribuente una quota proporzionale di costi. È quanto si evince dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 1166, depositata di ieri.
Un contribuente aveva ricevuto un avviso di accertamento, con cui l’Ufficio aveva determinato maggiori ricavi attraverso il confronto dei documenti di trasporto con le fatture di vendita: erano emerse divergenze tra le quantità annotate nei primi documenti rispetto a quelle risultanti dalle seconde. L’Ufficio, pertanto, moltiplicando la differenza di quantità per il prezzo induttivamente calcolato del bene considerato, era così addivenuto alla determinazione dei maggiori ricavi accertati con metodo analitico-presuntivo (ex art. 39, comma 1, lettera d), del DPR 600/1973).
Avverso ...
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