Sponsorizzazione tra pubblicità e rappresentanza
La qualificazione dell’onere deve avvenire alla luce della disciplina applicabile dal 2008
Una recente ordinanza della Corte di Cassazione (n. 3433, depositata il 5 marzo 2012) offre lo spunto per ritornare sulla questione della classificazione delle spese di sponsorizzazione tra quelle di pubblicità ovvero di rappresentanza. Il tema si presenta di peculiare attualità anche alla luce dei controlli che, al riguardo, sono stati annunciati da parte dell’Amministrazione finanziaria.
In particolare, secondo la Suprema Corte, sponsorizzare un’auto da corsa con il nome dell’impresa non rientra tra le spese di pubblicità, ma tra quelle di rappresentanza, se il contribuente non dimostra l’incremento commerciale ottenuto. Infatti, rileva la Cassazione, costituiscono spese di rappresentanza quelle che contribuiscono ad accrescere prestigio e immagine dell’impresa
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