Il pagamento dell’imposta evasa rende illecito il sequestro nei reati tributari
Il sequestro preventivo per equivalente, in funzione della confisca, può essere mantenuto solo finché permane in capo al reo l’indebito arricchimento
A fronte della contestazione di reati tributari (nel caso di specie omesso versamento IVA ex art. 10-ter del DLgs. 74/2000), il sequestro preventivo per equivalente in funzione della successiva confisca può essere legittimamente mantenuto fino a quando permane in capo al reo l’indebito arricchimento derivante dall’azione illecita posta in essere. Quando tale arricchimento cessa – con il pagamento delle imposte evase all’Erario (ovvero con il pagamento in favore del terzo garante che agisce in rivalsa per il recupero delle somme versate all’Erario al posto dell’obbligato principale) – il vincolo non ha più ragione di essere mantenuto.
A precisarlo è la Corte di Cassazione nella sentenza 3 dicembre 2012 n. 46726.
Un soggetto ometteva di versare all’Erario, entro ...
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