IVA per cassa «inibita» dal codice fiscale
Chi possiede la partita IVA, ma non agisce nell’esercizio d’impresa deve comunicare per gli acquisti privati solo il codice fiscale
Dallo scorso 1° dicembre 2012, è possibile esercitare l’opzione per il regime di IVA per cassa, di cui all’art. 32-bis, del DL n. 83/2012.
Tale regime, anche se potenzialmente applicabile a quasi tutti i contribuenti (il limite di accesso, fissato a 2.000.000 di euro di volume d’affari, è davvero consistente), in realtà, a causa delle numerose esclusioni sul versante delle operazioni attive, ha comportato la necessità di valutarne con cautela l’utilizzo. Detta significativa quantità di esclusioni comporta anche non trascurabili complicazioni amministrative al momento della fatturazione, complicazioni legate alla necessità di distinguere le operazioni che dovranno partecipare al differimento di esigibilità da quelle che, invece, presentano imposta che immediatamente finisce
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