Rivalutazione dei terreni valida anche se la perizia non è indicata in atto
L’Agenzia sostiene l’obbligo di indicare nell’atto il valore rideterminato, ma per la Cassazione la norma non prevede l’allegazione al rogito notarile
Nella circolare n. 1/2013, l’Agenzia delle Entrate ha elencato le risposte fornite nel corso degli incontri con la stampa specializzata (si veda “Ufficiali le risposte dell’Agenzia alla stampa specializzata” del 16 febbraio).
In particolare, il § 4 contiene tre risposte sulla rivalutazione delle partecipazioni e dei terreni, i cui termini sono stati riaperti dall’art. 1, comma 473 della L. 228/2012 (legge di stabilità 2013). Secondo l’Agenzia (risposta 4.1):
- se il contribuente, con riferimento al trasferimento dei terreni, intende avvalersi del valore rideterminato, “deve necessariamente indicarlo nell’atto di cessione” anche se il corrispettivo è inferiore;
- il contribuente che intende usufruire nuovamente della rideterminazione del valore ...
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