Valido l’accertamento da studi «rafforzato» dall’antieconomicità
Costituisce una solida struttura probatoria, come stabilito dalla C.T. Prov. di Brindisi
È legittimo l’accertamento fondato sull’applicazione degli studi di settore se supportato da altri elementi probatori convergenti, tra cui la situazione di antieconomicità dell’attività imprenditoriale svolta dal contribuente controllato. Lo ha stabilito la C.T. Prov. di Brindisi, con la sentenza del 6 marzo 2013, n. 55.
Il caso esaminato dai giudici di merito è abbastanza singolare perché riguarda una srl il cui amministratore, nell’anno oggetto di accertamento da studi di settore, era stato per molto tempo malato e poi era deceduto.
Da qui il tentativo di giustificazione del gap tra i ricavi dichiarati e quelli desunti dallo strumento presuntivo. Inoltre, la società aveva eccepito anche il fatto di aver avuto problemi di liquidità ed aver così dovuto operare sconti ed
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