Perdite di fusione a scelta libera
La società incorporante, se deve «abbandonare» parte delle perdite, può scegliere tra quelle a utilizzo pieno e quelle a utilizzo limitato
La determinazione delle perdite fiscali riportabili in capo alla società incorporante o risultante dalla fusione rappresenta un processo normalmente laborioso, in quanto occorre dapprima valutare la “vitalità” delle società partecipanti in base ai parametri dei ricavi e delle spese per prestazioni di lavoro e, in un momento successivo, confrontare l’ammontare teoricamente riportabile con i patrimoni netti contabili (effettuando, se del caso, la neutralizzazione dei conferimenti e dei versamenti dell’ultimo biennio) e con le svalutazioni fiscalmente dedotte delle azioni o quote delle società partecipanti.
Una tematica sinora poco approfondita riguarda il rapporto tra tali limitazioni, contenute nell’art. 172 comma 7 del TUIR, e quelle ora presenti nell’art. ...
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