Agevolazione prima casa anche senza residenza «individuale»
La Suprema Corte ha stabilito che, ai fini del beneficio, conta la residenza anagrafica della famiglia e non dei singoli coniugi
L’agevolazione “prima casa” spetta anche al contribuente che, pur non avendo trasferito la residenza entro i diciotto mesi previsti dalla norma, coabiti con il coniuge in regime di comunione legale dei beni l’immobile oggetto di acquisto agevolato, atteso che il requisito della residenza previsto ai fini dell’accesso al beneficio fiscale de quo deve essere riferito alla famiglia e non ai singoli coniugi.
In questi termini si è espressa la Cassazione, con la sentenza n. 16355 di ieri, 28 giugno.
Si ricorda che, ai sensi della nota II-bis) all’art. 1 della Tariffa, Parte Prima, allegata al DPR 131/1986, per poter beneficiare delle disposizioni in oggetto e, quindi, dell’imposta di registro al 3% o dell’IVA al 4% sull’acquisto di immobili, l’acquirente, ...
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