Fisco «morbido» per gli errori nel ravvedimento operoso
La circolare 27 afferma che per errori nel conteggio di imposte, sanzioni e interessi non si disconosce il ravvedimento
L’Agenzia delle Entrate ha finalmente recepito le critiche che le sono state mosse da più parti, e, con la lodevole circolare 27/2013, afferma che gli errori sul computo delle imposte, degli interessi e delle sanzioni, entro certi limiti non comporteranno più il disconoscimento del ravvedimento operoso (si veda “L’errore sulla sanzione annulla l’intero ravvedimento” del 4 luglio 2011).
Analogo ragionamento, estendendo quanto era stato già affermato con la circolare 65/2001, viene effettuato per i versamenti erronei e/o tardivi derivanti da acquiescenza e definizione agevolata delle sanzioni.
Viene addirittura sostenuto che verranno abbandonati i contenziosi in corso relativi al disconoscimento dei predetti istituti deflativi, ma non si ritiene ammessa la ripetizione ...
Vietata ogni riproduzione ed estrazione ex art. 70-quater della L. 633/41