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IMPRESA

Sequestro del profitto alla società per reati tributari senza certezze

La Cassazione ha sottolineato la rilevanza della distinzione tra profitto diretto e per equivalente, che però non basta a chiarire i molti dubbi

/ Maurizio MEOLI

Mercoledì, 14 agosto 2013

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Come evidenziato su Eutekne.info del 13 agosto (si veda “Sequestrabile alla società il profitto del reato tributario dell’amministratore”), la Corte di Cassazione, nella sentenza n. 33182/2013, ha precisato che, secondo la disciplina attuale, la persona giuridica beneficiaria delle irregolarità tributarie non è “persona estranea al reato” e può essere destinataria di un sequestro preventivo che apprenda, ex art. 321 c.p.p., il “profitto del reato commesso dall’amministratore, ma non beni diversi aggredibili con lo strumento del sequestro “per equivalente”; ciò a meno che la persona giuridica sia in concreto priva di autonomia e rappresenti solo uno schermo attraverso cui l’amministratore agisce come effettivo e unico titolare

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