I pagamenti parziali alla società fallita non sempre conducono alla bancarotta
La condotta in sé potrebbe anche dipendere da un mero inadempimento contrattuale, ma il giudice di merito deve adeguatamente verificarlo
In relazione alla fattispecie di bancarotta fraudolenta per distrazione, l’incompletezza del pagamento di beni immobili ceduti da una società successivamente fallita, in sé considerata, non è univocamente indicativa di un’operazione preordinata a sottrarle disponibilità, mediante pagamento di un prezzo inferiore al valore dei beni o mediante l’omessa pretesa dell’integrale pagamento del prezzo; è, infatti, anche ipotizzabile che il mancato pagamento, soprattutto se solo parziale, possa essere dovuto ad un mero inadempimento contrattuale dell’acquirente. L’affermazione è resa dalla Suprema Corte nella sentenza 10 ottobre 2013 n. 41887.
Tizio, socio ed amministratore della Alfa srl, cedeva, nel luglio del 2002, alla Beta srl, della quale era socio, taluni beni ...