«Prospetti di riconciliazione» solo nel limite della buona fede
Al contribuente possono essere richiesti adempimenti ulteriori rispetto alle scritture tenute solo se ciò non gli comporta costi rilevanti
Accade sempre più frequentemente che, nel corso di verifiche o di controlli fiscali, i funzionari richiedano al contribuente o direttamente al professionista che lo assiste informazioni supplementari, e ulteriori rispetto alle scritture tenute. L’argomento da un lato è interessante perché costituisce attuazione del dovere di collaborazione, ma dall’altro è assai delicato, perché si presta, fatalmente, a rischi di violazione del principio di buona fede, da una parte e dall’altra (si veda “I prospetti di riconciliazione della situazione contabile spettano all’Agenzia”).
Succede infatti con una certa frequenza che, per facilitare e velocizzare le operazioni vengano chieste, a contribuente e professionista, cose come “prospetti di riconciliazione” ...
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